Ciao Amici!
Pensavo di averla scampata, ma anche quest'anno la controprestazione è arrivata! Ho aspettato di analizzare a freddo la gara con coach, nutrizionista e psy per capire cosa non ha funzionato e devo fare un grande mea culpa.
Vorrei essere l'atleta evoluta e matura che contestualizza e riesce a gestire le competizioni per il grado di importanza e per il periodo della preparazione, ma nella realtà sono ancora all'inizio del mio percorso e ci dovrò arrivare gradualmente a forza di errori, cadute, riprese e ostacoli.
Domenica sapevo benissimo come avrei dovuto interpretare la gara, ma quando il giudice ha fischiato mi è partito l'embolo e tutti i buoni propositi sono finiti nel cestino, trovandomi a dover affrontare 40km di no draft in bici con i crampi che mi mangiavano i polpacci.
Se devo vedere il bicchiere mezzo pieno, sono felice della solidità mentale che sto costruendo perché ho davvero sofferto per 2h di gara: almeno mille volte è arrivato il pensiero di mollare, ma ho sfoderato tutti gli strumenti che ho allenato con la psy per continuare. Dall'altra mi rammarico del fatto di non essere riuscita a essere nelle condizioni per misurare il lavoro che sto facendo, bruciando la gara per una cattiva gestione.
Altra nota positiva, dopo la super agile frazione bike per cercare di far passare i crampi, sono riuscita a chiudere l'ultima run un po' meno arrancante, recuperando qualche posizione e arrivando 13esima assoluta e prima di categoria.
Altra lezione incassata, secchio e cazzuola recuperati, pronta a mettere il prossimo mattone
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